SM Light

SM Light: voglia di frusta e sculacciate

Vi è capitato mai, tra i vostri desideri più nascosti, di immaginare di essere punite o di fare una penitenza che comporti una sonora sculacciata? Anche questo rientra, secondo vasta letteratura, nel Sadomasochismo. Segno che è un mondo non così distante dal quotidiano. Quindi, non vi preoccupate. Non c’è nulla di strano. E’ una fantasia piuttosto comune e l’esperienza potrebbe fare da prologo ad un rapporto particolarmente…. virile ed erotico. Pensate che il settimanale “Panorama” dedicò una copertina all’argomento nel lontanissimo febbraio 1979!

Non si tratta di evocare scenari che appartengono all’infanzia, quando i vostri genitori vi rincorrevano per casa con la cintura dei pantaloni o il battipanni a causa di qualche marachella o qualche brutto voto preso a scuola.

La sculacciata può avere una genuina valenza erotica. Stimola infatti la produzione di endorfine che, dicono gli esperti, sono una delle fonti principali dell’eccitazione erotica. Addirittura qualcuno sostiene che una sculacciata sia utile per raggiungere in tempi più stretti l’orgasmo quando… il tempo proprio non c’è.

Qualche avvisaglia potreste averla provata per caso il giorno in cui vi siete addormentate in spiaggia sotto al sole. Si, proprio quando vi siete dimenticate di mettere la crema protettiva!

A parte l’effetto del costume disegnato sulla pelle, ricordate la strana sensazione di calore su tutto il corpo? Non era una vera e propria scottatura (almeno vi auguro che non lo fosse!), ma qualcosa che vi rendeva particolarmente sensibili e che amplificava qualsiasi contatto.

Se avete provato un minimo di piacere ad essere così abbrustolite, forse dovreste approfondire l’argomento per capire meglio.

Non vi sto dicendo di chiedere a qualcuno di sculacciarvi, ma di provare nella vostra intimità di rinnovare quelle sensazioni. Poi domandatevi cosa provate.

In casa esistono mille oggetti che possono trasmettere sensazioni simili a quelle procurate durante una sessione di spanking (sculacciare).

L’oggetto che si presta meglio a provocare l’arrossamento delle proprie natiche (“Mappamondi in fiamme” titolava il citato articolo-inchiesta di “Panorama”) è sicuramente la spazzola per i capelli. Proprio quella in plastica o in legno che avete in bagno e che portate sempre con voi nella borsetta! Possono funzionare molto bene anche il mestolo di legno e il tagliere che è in cucina (in questo caso l’effetto è simile a quello provocato da un attrezzo particolare chiamato “paddle”).

Per evitare che i vicini possano pensare che avete messo in piedi abusivamente un laboratorio di falegnameria, consiglio qualche accortezza. Accendete la lavastoviglie, la lavatrice, il televisore (non tutti insieme ovviamente!), per coprire il rumore.

Mettete in bocca qualcosa poi, se proprio non potete fare a meno di emettere qualche gridolino. Vecchie calze, mutandine… il repertorio è noto. Oppure chiudetela con il classico cerotto o del nastro adesivo telato.

 Come procede l’esperienza? Non riuscite ad affondare il colpo? Siete decise fino ad un millimetro dal sedere e poi una forza invisibile e misteriosa vi rallenta la mano?

Provate con l’elastico che si utilizza per legare i pacchi sul tetto dell’auto. Prendetene uno abbastanza lungo, possibilmente senza uncini (che possono provocare ferite!), ma con la comoda chiusura in plastica.  Avvolgetelo prima intorno alla pancia e poi fatelo passare tra le gambe, quindi fatelo tornare indietro passando sopra le natiche. Una sorta di imbracatura. Fatto? Bene, non lo immaginate neppure, ma avete appena preparato un frustino molto, molto efficace.

Per dosare la forza del colpo e il suo effetto basta tirare più o meno l’elastico. Quindi rilasciate di colpo la parte sopra le natiche. Il risultato è assicurato.

Se volete limitare al massimo i segni ma non rinunciare all’esperienza, utilizzate prima, durante e dopo un olio emolliente, come il classico olio della linea Johnson’s Baby che si vende in farmacia o nei supermercati.

Se questi esperimenti hanno ottenuto il risultato sperato, siete mature per comunicare la vostra scoperta al vostro compagno o al vostro… Maestro (meglio se ad entrambi: effetto raddoppiato!).


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