Accennavamo la volta scorsa che Disciplina e Dominazione, così come Sottomissione e Masochismo, sono elementi integranti del BDSM e veri e propri vasi comunicanti. Non passaggi obbligati, si badi bene. Chi ama la disciplina potrebbe provare ancora più piacere vivendo un rapporto in cui viene dominato (e quindi si sottomette). Non è matematico, ma spesso è così. Perché? Perché chi abbraccia una disciplina accetta delle regole, e accettare delle regole significa impegnarsi a non uscire da un percorso. A prima vista potrebbe sembrare limitante. In verità accettare un percorso invece, può essere utile a concentrarsi, ad abbandonarsi, a non sviare dagli obiettivi principali e non accettare deviazioni vero altri percorsi.
Nel sesso, soprattutto in età adolescenziale, si è confusi. Si ama e si odia molto facilmente. Si prova curiosità ma anche molta paura. Molte amicizie tra donne muoiono proprio per paura che si trasformino in rapporto lesbico (altra cosa è essere davvero omosessuali) o, al contrario, in una sorta di competizione.
Il motivo di questo disorientamento è semplice: non si sa ancora ciò che piace e cosa no.
Io stesso ho avuto esperienza di donne che avevano una paura folle del primo rapporto e del dolore dovuto alla perdita della verginità al punto da accettare solo ed esclusivamente rapporti anali. Ma anche, al contrario, donne mature che si sono dimostrate curiose e intrigate dal rapporto anale, anche più della penetrazione vaginale, che negli anni non erano mai riuscite mai a trovare il coraggio per provarlo. L’avevano considerato un capitolo chiuso.
E’ in queste situazioni che l’Uomo deve dimostrarsi Maestro. Per sbloccare entrambe le situazioni le opportunità sono solo due: l’amore e/o la disciplina (non è detto che una escluda l’altra). Entrambe richiedono grande fiducia.
Se invece si agisce con violenza e in maniera subdola, si possono ottenere risultati imprevedibili o del tutto opposti. Ho conosciuto più di una donna convinta di preferire il rapporto lesbico per colpa di un uomo che aveva scelto la strada per lui più breve e semplice: prendersi la loro verginità, poco importa se vaginale od anale, attraverso un atto di violenza. Quasi gli spettasse di diritto.
Ho fatto questi esempi per prendere ancora una volta le distanze da atti di violenza gratuiti che non hanno niente a che fare né col Bondage né col BDSM, che invece devono essere preceduti da un patto consensuale. Patto che deve prevedere, non solo il rispetto della persona e dei propri limiti, ma soprattutto la definizione di un cammino, di una direzione.
E’ qui che Disciplina e Dominazione arrivano a raggiungere la loro massima importanza. Disciplina significa accettare e osservare delle Regole. Essere Dominati (e quindi Sottomessi) significa accettare che l’altro sia esso stesso “le Regole”.
Una cosa è accettare dei comandamenti, un’altra una filosofia di vita.
Non è un caso se molte volte chi cerca il rapporto di Sottomissione vuole che esso duri una vita, o almeno sia prolungato nel tempo, e non solo l’arco di un incontro; od ancora che sia pubblico e non solo privato.
Non si tratta di mero esibizionismo. E’ una prova, sicuramente molto forte, a cui ci si sottopone per dimostrare a sé stessi prima che all’altro, la bontà e la forza della propria scelta e il proprio rigore. Per questo dico sempre che chi accetta la Disciplina e la Dominazione non ha perso sé stesso: l’ha trovato.
Ecco spiegata l’esistenza di Menti Desiderose, sicuramente estreme, che sognano di girare per la città con guinzaglio e collare, che vorrebbero essere considerate solo un oggetto di piacere, che vorrebbero essere trattate da sguattere o da prigioniere, con tanto di catene e rudimentale pagliaio per dormire.
Che poi essere Dominate aiuti a spegnere il cervello, a rilassarsi, ad abbandonarsi, a sconfiggere i tabù… è scontato, quasi accessorio. L’abbiamo già detto.
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