L’erotismo del carnevale

L’eccitazione che scaturisce da una maschera

Aggirarsi per le calli veneziane durante il Carnevale, è un’esperienza affascinante. L’atmosfera è particolare e non si può che rimanere stregati da questa splendida manifestazione che racchiude in se storia, teatro, costume, e divertimento. Ma aggiungerei anche una forte carica erotica.
La valenza sessuale dei costumi e del travestirsi è nota anche al di là del Carnevale, ruoli, giochi e fantasie erotiche trovano infatti la loro realizzazione in questa pratica. Ma il Carnevale di Venezia è altro.

L’uomo in maschera

La città in questo periodo è abitata dalle caratteristiche maschere, le gondole trasportano figuranti in costume, e, come in un lento remare, piano piano, ci si immerge in un atmosfera di altri tempi. Venezia diventa la scenografia ideale, il luogo magico e pieno di significati per ambientare desideri e fantasie stuzzicanti. Immaginiamo di passeggiare per le calli, senza il caos del turismo, ed osserviamo con occhi desiderosi questo spettacolo. Giochiamo allora, calate in questa sensuale atmosfera a scrivere l’incipit di un racconto erotico per cogliere i desideri e le fantasie che si nascondono dietro alle maschere.
Da un ricco palazzo esce un uomo celato in un mantello nero che ne nasconde la corporatura. E’ alto e il sontuoso cappello ne amplifica la statura. Di se, dietro la maschera bianca svela gli occhi, chiari, e un tono di voce profondo mentre scambia un saluto con un passante. Il resto è lasciato all’immaginazione. Con passi lenti si avvicina. Con tocco deciso, la sua mano, protetta da un guanto nero, mi stringe l’avambraccio. E’ subito un trasalire, un misto di paura e suggestione. L’uomo in costume è totale.

Gli spunti erotici che questo incipit offre sono numerosi, come sono numerose le idee per completare la narrazione. Ma fermiamoci ed usiamolo per analizzare le valenze erotiche della maschera.

Subito, percepiamo l’uomo in costume, come affascinante, e affascinate dalla sua totalità ci abbandoniamo alle fantasie, senza lasciarci influenzare dalla probabilità di scoprire, sotto la maschera, un uomo per niente attraente, fisicamente scialbo e per nulla interessante. Ora infatti, questa figura accende la nostra fantasia, il nostro desiderio non nasce dall’uomo ma dal costume, dal ruolo. E’ un personaggio caricato di segni e significati, e non può che farci rabbrividire di piacere. Entrano infatti in gioco tutte le più comuni fantasie erotiche femminili. La voglia di essere presa da uno sconosciuto, il sogno erotico frequente di far l’amore con un uomo di cui non vediamo il volto, il desiderio di giocare a sottometterci con eccitata paura, all’Uomo Nero.

Volendo continuare il gioco del racconto erotico, immaginiamo.

Una donna che si indovina esile pur nella fastosità della sua gonna, sbuca dal calle vicino, l’uomo non è sorpreso di vederla arrivare. Stregata dalla bellezza della sua parrucca e dei gioielli che indossa, scordo di cercarle gli occhi sotto la maschera. Anche lei mi afferra per l’avambraccio.

Ecco che il desiderio di fare sesso con uno sconosciuto si amplifica, raddoppia. E il brivido di piacere che ne deriva non è legato alla fantasia di fare sesso a tre, ma ancora una volta è il piacere dell’ambiguità, dell’incertezza di sapere chi e cosa nascondono quelle persone dal volto coperto.
A fare da contorno a queste fantasie erotiche sulle maschere poi, Venezia, la città più sexy del mondo, la patria di Casanova e delle sue avventure, la città che nella storia, ha fatto delle maschere, lo strumento per nascondere trasgressioni e vizi.
Impossibile quindi non lasciarsi pervadere dalla valenza erotica di questo Carnevale, come impossibile girare in maschera per Venezia senza desiderare di incontrare i protagonisti del nostro racconto.


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