Semiotica del BDSM: il collare

Come in altri ambiti, nel BDSM gli oggetti, gli accessori come il collare e i giochi  si caricano di una valenza simbolica precisa e forte.

Ecco che allora, la comunicazione fa uso di codici e di segni che rimandano a qualcos’altro, si  può infatti parlare di una semiotica del BDSM. L’oggetto, il segno che più di tutti, ha rimandi chiari e  valori simbolici esatti e ricchi di significati è il collare. Chi non conosce le dinamiche e  le regole che dominano i gioco BDSM, ignora probabilmente anche quali valenze e significati, si nascondono dietro questo oggetto. Prima di spiegare  il valore simbolico del collare nella dicotomia Dominante / sottomesso, analizziamone  il significato assoluto nel gioco.

Il collare è il segno che permette universalmente di identificare, nel mondo del BDSM, il ruolo e l’appartenenza di chi lo indossa.

Semplificando, indossare un collare, significa dichiarare la propria sottomissione, l’appartenenza ad un Dominatore e più generalmente al mondo del BDSM. Il collare si riceve in dono, impossibile che il sottomesso lo indossi di sua iniziativa e simboleggia un impegno che viene paragonato a quello delle fedi di nozze.

L’atto con cui il Dom offre il collare e il sub lo accetta è detto collarizzazione e in genere, ha per i protagonisti,  l’importanza di una vera e propria cerimonia. Il collare ha anche la funzione esteriore di dichiarare, fuori dall’intimità, l’appartenenza.

Il collare è simbolo della potenza e del totale controllo che il dominatore ha ed esercita su chi incarna il ruolo di sottomesso. Anche se, non deve mai stringere la gola e non deve bloccare il respiro, il fatto che si indossi al collo, rappresenta potenzialmente  il potere,  appunto,  del Dominare di disporre della vita o della morte del sottomesso.

Vediamo ora  i significati simbolici nel BDSM, che il collare rivela in chi esercita il ruolo dominante.

Per il Dom, donare il collare significa scegliere e riconoscere  al sottomesso il proprio ruolo. Vuol dire dichiarare la proprietà su quella persona, denotare chiaramente che il sub appartiene a lui. Il collare è un dono che può assumere anche una valenza paragonabile ad una dichiarazione di amore, è un segno per affermare una scelta, confermare il desiderio di possedere totalmente il sub. Può essere donato in premio dopo un percorso di iniziazione o offerto come una grandiosa ricompensa.

Ricevere il collare, invece,  è l’evento a cui ogni sub aspira. Indossare un collare, per un sottomesso, ha un valore forte sia sul senso di appartenenza che si prova immediatamente, quando questo cinge la gola, che a livello di sensazioni. Il collare implica legame, ubbidienza, dedizione totale, è un oggetto che ha il potere di completare quasi fisicamente il sub.

E’ un accessorio che entra a far parte della sua carne, che veste e compie la sua sottomissione. Il collare ha anche una duplice valenza. Se infatti da una parte, indossare un collare, è quanto di più umiliante si possa immaginare, dall’altra in ambiti BDSM, è un simbolo che si ostenta con fierezza.

Mortificante psicologicamente, per i rimandi al mondo animale, perché da sempre simbolo di schiavitù, di crudele sottomissione e di inferiorità, il collare, trae proprio da questa forte simbologia, la sua essenza e il suo significato. Nonostante il sub che  lo indossa sia equiparato, per esempio, ad un cane, invece di venirne umiliato, egli, lo ostenta, seppur a testa bassa, con fierezza, perché  rappresenta il segno più tangibile della realizzazione del suo desiderio di appartenere.

L’uso del collare nel BDSM può essere vario

C’è chi lo indossa o lo fa indossare solo nella sessione di gioco BDSM, altri chiedono e desiderano di indossarlo sempre. Esistono molti tipi di collari, ognuno scelto a seconda dei gusti e delle preferenze. E’ in uso anche un modello, detto collare gioiello, che appunto, come suggerisce il nome, del collare ha solo la simbologia. L’aspetto infatti, è quello di una collana o di una normale catenina. Il collare gioiello è la più sottile forma di comunicazione in codice tra Dom e sub, i riferimenti al valore simbolico infatti, sono compresi solo tra chi è ammesso a conoscere le regole, i valori e i rimandi del gioco, rappresentando quindi un meraviglioso ed intimo linguaggio segreto proprio del BDSM.


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